La storia recente dell’Irlanda gli avvenimenti importanti che hanno portato l’Irlanda ad essere il paese che oggi conosciamo

Timeline della Storia d’Irlanda (1800-presente)
1800-1850

1801: Atto di Unione
L’Irlanda viene formalmente unita alla Gran Bretagna, formando il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda. Il parlamento irlandese viene abolito.
1845-1852: Grande Carestia (An Gorta Mór)
Una devastante carestia causata dalla malattia della patata provoca oltre un milione di morti e l’emigrazione di un altro milione di irlandesi. Questo evento segna profondamente la storia e la demografia irlandese.

1850-1900

1867: Ribellione Feniana
I Feniani, membri della Fratellanza Repubblicana Irlandese (IRB), tentano una rivolta contro il dominio britannico.
1879: Fondazione della Land League
Michael Davitt fonda la Land League per proteggere i diritti dei contadini irlandesi e promuovere la riforma agraria.

1900-1950

1905: Fondazione del Sinn Féin
Arthur Griffith fonda il partito Sinn Féin, che diventerà una forza politica centrale nel movimento indipendentista.
1916: Rivolta di Pasqua
Insurrezione armata a Dublino durante la Pasqua. Nonostante il fallimento, diventa un momento simbolico fondamentale per l’indipendenza irlandese.
1918: Vittoria elettorale del Sinn Féin
Il partito vince le elezioni generali ma rifiuta di sedere nel parlamento britannico.
1919-1921: Guerra d’Indipendenza Irlandese
Conflitto tra l’IRA (Irish Republican Army) e le forze britanniche.
1921: Trattato Anglo-Irlandese
Viene firmato il trattato che divide l’Irlanda: il Sud diventa lo Stato Libero d’Irlanda mentre sei contee del Nord rimangono parte del Regno Unito.
1922-1923: Guerra Civile Irlandese
Conflitto tra sostenitori e oppositori del Trattato Anglo-Irlandese.

1950-2000

1949: Proclamazione della Repubblica d’Irlanda
Lo Stato Libero d’Irlanda diventa ufficialmente la Repubblica d’Irlanda, tagliando definitivamente i legami costituzionali con il Regno Unito.
1969-1998: “The Troubles”
Periodo di conflitto nell’Irlanda del Nord tra unionisti (prevalentemente protestanti) e nazionalisti (prevalentemente cattolici).
1973: Adesione alla CEE
L’Irlanda entra nella Comunità Economica Europea (oggi Unione Europea).
1998: Accordo del Venerdì Santo
Accordo di pace che pone fine al conflitto nell’Irlanda del Nord.

2000-Presente

2008-2013: Crisi economica e ripresa
L’Irlanda affronta una grave crisi economica ma riesce a riprendersi diventando una delle economie più dinamiche d’Europa.
2015: Referendum sul matrimonio egualitario
L’Irlanda diventa il primo paese al mondo ad approvare il matrimonio tra persone dello stesso sesso tramite referendum popolare.
2020: L’Irlanda gestisce la pandemia di COVID-19, dimostrando resilienza economica e sociale.

La storia dell’Irlanda dal 1800 ad oggi è caratterizzata dalla lotta per l’indipendenza, dalla divisione dell’isola, e dalla trasformazione da paese prevalentemente agricolo e povero a moderna nazione europea. Oggi la Repubblica d’Irlanda è uno stato sovrano, membro dell’Unione Europea, con un’economia sviluppata e una società progressista, mentre la questione dell’Irlanda del Nord rimane un tema importante nelle relazioni anglo-irlandesi.

 

L’Accordo del Venerdì Santo (1998) e le sue conseguenze

L’accordo ha stabilito un governo condiviso nell’Irlanda del Nord tra unionisti e nazionalisti
Ha creato nuove istituzioni per la cooperazione tra Irlanda del Nord e Repubblica d’Irlanda
Ha portato al disarmo dell’IRA (completato ufficialmente nel 2005)
Ha trasformato profondamente le relazioni tra Regno Unito e Irlanda, inaugurando un’era di maggiore collaborazione

Il periodo del “Celtic Tiger” (fine anni ’90 – 2008)

L’economia irlandese ha vissuto una crescita senza precedenti
Massicci investimenti esteri, specialmente nel settore tecnologico
Boom del settore immobiliare
Drastica riduzione della disoccupazione
Inversione del fenomeno dell’emigrazione con significativa immigrazione verso l’Irlanda

La crisi finanziaria (2008-2013)

Il crollo del mercato immobiliare ha innescato una profonda crisi bancaria
L’Irlanda ha dovuto richiedere un prestito di 67,5 miliardi di euro da UE e FMI nel 2010
Implementazione di severe misure di austerità
Aumento significativo della disoccupazione e ripresa dell’emigrazione

La ripresa (2014-2020)

L’economia irlandese è tornata a crescere, diventando una delle più dinamiche d’Europa
Dublino si è affermata come importante hub tecnologico europeo
Grandi multinazionali (Google, Facebook, Apple) hanno stabilito le loro sedi europee in Irlanda
Significativa riduzione del debito pubblico e della disoccupazione

Modernizzazione sociale

2015: Primo paese al mondo ad approvare il matrimonio egualitario tramite referendum popolare
2018: Abrogazione tramite referendum dell’ottavo emendamento, legalizzando l’interruzione di gravidanza
Significativo calo dell’influenza della Chiesa Cattolica nella società irlandese
Maggiore diversità culturale dovuta all’immigrazione

Brexit e sue implicazioni (2016-presente)

L’uscita del Regno Unito dall’UE ha creato nuove sfide per l’Irlanda
Questione del confine con l’Irlanda del Nord e del Protocollo nord-irlandese
Rafforzamento del ruolo dell’Irlanda come ponte tra UE e mondo anglofono
Aumento delle aziende che si sono trasferite da Londra a Dublino

Periodo recente (2020-presente)

Gestione della pandemia COVID-19 con misure restrittive ma efficaci
Resilienza dell’economia nonostante la crisi sanitaria
Crescente dibattito sulla possibile riunificazione dell’isola, specialmente dopo la Brexit
Sfide legate all’accessibilità degli alloggi e al costo della vita nelle grandi città
Focus crescente sulle politiche ambientali e la transizione verde

L’Irlanda contemporanea si trova ad affrontare nuove sfide:

Crisi abitativa, specialmente nelle aree urbane
Necessità di bilanciare crescita economica e sostenibilità ambientale
Gestione dell’integrazione dei nuovi immigrati
Mantenimento della competitività economica
Rapporti con l’Irlanda del Nord post-Brexit

 

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