Libri e letture sull’Irlanda

È la fine di giugno del 1940. Nel campo di internamento di Whart Mills sono detenuti centinaia di italiani civili. Sono uomini che da anni vivono in Gran Bretagna e che la dichiarazione di guerra dell’Italia fascista ha reso nemici.
Qui s’intrecciano le vicende di Guido, arrestato nell’imminenza della nascita del figlio, di Innocente, cui hanno sottratto il violino da concertista, di padre Gaetano, di Enrico, famoso tenore, di Cesare e di tanti altri. E poi c’è Oscar, che le guardie trattano con durezza perché è mezzo irlandese.
In una domenica afosa, vengono tutti caricati su un transatlantico in procinto di salpare da Liverpool per chissà dove. Si tratta dell’Arandora Star, che all’alba del 2 luglio 1940 incontrerà il proprio destino.

Secondo volume della trilogia che partendo dall’Italia si conclude in Irlanda.

Scelte e destini che si intersecano con luoghi e paesaggi di un’isola che ci accomuna.

Ma non chiedetemi a che numero siamo arrivati perché ormai, dopo quasi 7 anni, ho perso il conto. Continua a essere il mio romanzo più letto e apprezzato, grazie anche alla fantastica copertina di Laura Calza, grafica di Parallelo45 Edizioni. Il quadro di William Orpen ritrae invece Grace Gifford: suo marito Joseph Plunkett è uno dei personaggi del mio romanzo che narra appunto l’Easter Rising 1916, a Dublino, e la Liguria, dopo la Prima Guerra Mondiale.
Un grande grazie a Pasquale Beneduce, che gestisce il gruppo FB Passione Irlanda per avermi donato questo splendido book teaser proprio in occasione della nuova ristampa!

Imparare la lingua irlandese può sembrare un’impresa ardua soprattutto per l’ortografia delle parole e il modo in cui esse si pronunciano. Per questo, Ag Tosú a Fhoghlaim, lo Starter del Corso di irlandese “Comhla Bhreac”, è composto da 20 lezioni interamente incentrate sull’ortografia, i suoni e la pronuncia, perfetto per un primo approccio all’irlandese, che unisce allo studio della lingua una panoramica sul lessico, con approfondimenti legati alla cultura, alla storia e numerose curiosità. Perché sì, servono solo 20 lezioni per imparare a scrivere e leggere correttamente in lingua irlandese e per sfidare il mito delle lingue celtiche come lingue “impossibili”. In un percorso guidato e graduale di lezioni strutturate appositamente per studenti di lingua italiana, scoprirete ogni regola e ogni trucco per apprendere velocemente e al meglio. Ogni lezione è poi seguita da esercizi con le relative soluzioni, fino all’esame finale. Al termine del Corso sarete in grado di leggere in autonomia testi in lingua, e sarete pronti, se vorrete, a continuare lo studio con il Bunchúrsa, il Corso base.

«In quei giorni la paura viaggiava sulle ali del vento». È l’incipit de il Sentiero del Gigante che si snoda tra passato e presente, tra cronaca e storia, con il ritmo mozzafiato del romanzo d’azione. L’io narrante è un giornalista italiano che sbarca in Irlanda del Nord per sciogliere una specie di enigma legato alla vita di suo fratello scomparso in un incidente, e che aveva vissuto a Belfast nei primi anni 80. Era l’Irlanda dell’Ira e di Bobby Sands, l’eroe morto in prigione durante uno sciopero della fame. Marcos si ritrova invece nella grigia e inquietante Belfast della Nuova Ira, delle Repubblican Antidrugs Action Squads che danno la caccia agli spacciatori, e dei Sevizi Segreti inglesi che continuano ad agire anche dopo la fine del conflitto.

Cieli D’Irlanda è un romanzo scorrevole, intenso e per certi versi, poetico. Il paesaggio non fa da cornice, interviene da protagonista, lasciando al lettore quel velo di malinconia tutto made in Ireland. Non manca un pizzico di suspense, quella tensione che lascia incollati alle pagine, stretti nella morsa della tensione narrativa.

L’autrice Debora Bocchiardo confeziona un’opera intima, non scontata. Dedicata a tutti quelli che vogliono ricominciare. Magari con meno ombre e più luci. Magari sotto un cielo come quello d’Irlanda. Imprevedibile sì ma sempre dannatamente sincero.

“La vita è come i cieli d’Irlanda: mutevole e imprevedibile. Può portarti qualcosa di splendido poi, repentinamente qualcosa di terribile e poi di nuovo una svolta positiva…”